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Il testamento biologico

13/07/2018

Il testamento biologico

La Stampa 13/07/2018

Fare testamento biologico, in base alla legge approvata alla fine del 2017,  non vuole dire sentirsi alle soglie del trapasso, bensì esprimere  consapevolmente le proprie volontà anche secondo il proprio credo religioso. Io ho esercitato il mio diritto di fare testamento biologico presso lo Stato civile del Comune di Asti, che ha registrato gratuitamente l’atto. La legge consente, infatti, possibilità di scelta riguardo alla conoscenza del proprio stato di malattia e se accettare o rifiutare le cure estreme di nutrizione artificiale. Ho indicato le mie scelte, sentito anche il parere del mio medico, e ho indicato un fiduciario per eseguire le mie volontà, se non fossi più in grado di farlo personalmente.  E’ stato per me un atto affatto preoccupante, ma piuttosto rassicurante che le mie convinzioni hanno un valore legale. La morte  è l’unica cosa certa della vita, anche se si preferisce immaginarsi senza una fine, ma poi il corpo cede ed è giusto che ciascuno possa liberamente decidere in piena consapevolezza. Ho un consiglio da dare al Comune: di consegnare, insieme al modulo di richiesta, anche il testo di legge per facilitare al soggetto il compito di scelta. Purtroppo l’atto presso il Comune non può ancora essere inoltrato all’Asl, anche se pienamente valido la carenza legislativa di appositi decreti di attuazione, carenza grave che dovrebbe essere risolta al più presto.