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Rassegna stampa

Spettacoli LA STAMPA 11 settembre 2012

11/09/2012

Spettacoli LA STAMPA 11 settembre 2012

Lajolo, ritratto di Pavese in tre tempi - di Osvaldo Guerrieri

Potremmo dirlo un ritratto in tre tempi Il vizio assurdo. Il primo tempo, 1960, è la biografia di Davide Lajolo su Cesare Pavese; il secondo è lo spettacolo teatrale che, a metà degli Anni '70, lajolo e Diego Fabbri hanno tratto da quel testo affidandolo a Giancarlo Sbragia e a Luigi Vannucchi, scatenando . Natalia Ginzburg in testa - un putiferio di dissensi quale il teatro non ricordava. Il terzo tempo coincide con questa ripresa del dramma a cura di Assemblea Teatro per ricordare i cent'anni della nascita di Lajolo è passata nel frattempo molta acqua. Lo sanno anche Lino Spadaro e Renzo Sicco che, a quattro mani, hanno sfoltito dramma e numero di personaggi, mitigato il clima strettamente documentario e creato una dimensione onirica nella quale Pavese (il bravo Marco Pejrolo) gira come una vite senza fine intorno ai propri rovelli. Gli altri (Constance Dowling, Elvira Pajetta, l'operaio Alajmo etc) sono concepiti come fantasmi della mente, creature bianche sempre in scena per aizzare il protagonista o per osservarlo mentre si esercita nel mestiere di vivere che per lui significa inseguire una vita priva di realtà dominata dai miti, dai velleitarismi politici, dal bisogno ossessivo d'amore, fino a spegnersi nel suicidio. La presenza in scena della Banda musicale di Condove e del fisarmonicista Luca Zanetti forse mira ad un effetto di spaesamento popolaresco, ma si capirò meglio tra qualche replica.

Visto a Vinchio (AT) - Osvaldo Guerrieri