10/02/2017
Inaugurazione della mostra di Amelia Platone "Scansione quotidiana - terrecotte e dipinti"
18 marzo ore 18 Ass. Davide Lajolo – Comune di Nizza Monf.to Inaugurazione della mostra di Amelia Platone con la presenza del Presidente dell’Accademia Albertina di Torino Prof. Fiorenzo Alfieri - Palazzo Crova, Nizza Monferrato
18 marzo ore 18
Ass. Davide Lajolo – Comune di Nizza Monf.to
Inaugurazione della mostra di Amelia Platone
Scansione quotidiana - terrecotte e dipinti
con la presenza del Presidente dell’Accademia Albertina di Torino Prof. Fiorenzo Alfieri
Palazzo Crova, Nizza Monferrato
AMELIA PLATONE nasce nel 1927 ad Asti. Inizia a disegnare adolescente e, dopo la maturità classica, è allieva a Torino prima di Cornelia Ferraris, e poi nel ’48, dopo aver partecipato ad alcune mostre, si iscrive alla scuola di Felice Casorati (assistente Filippo Scroppo) all’Accademia Albertina di Torino, che frequenta per cinque anni conseguendo i premi Marco Avondo e Dino Uberti.
Al corso di tecniche incisorie, con la docenza di Marcello Boglione e Mario Calandri, si manifesta la sua predilezione per la xilografia per giungere alla scultura intorno al 1955. Negli stessi anni si diploma in pianoforte al Conservatorio Vivaldi di Alessandria.
Ad Asti è tra i fondatori della Società Promotrice delle Belle Arti di Asti e del Circolo di Cultura che dal ’55 al ’58 svolge attività espositiva ad alto livello; nel ’48 diventa socia della Società Promotrice di Torino; fondatrice del Piemonte Artistico Culturale di Torino; socia della Permanente di Milano, della Società per le Belle Arti di Genova, del Gruppo Artistico Provinciale di Alessandria.
Vive a Palermo dal ’59 al ‘65 e il suo punto di riferimento culturale è la Libreria Flaccovio.
Al suo ritorno in Piemonte, insieme a Carla Masseroni, inizia l’attività di gallerista riaprendo il Circolo Culturale “La Giostra”, istituita da Eugenio Guglielminetti. E’ stata consulente per i Beni Artistici del Comune di Asti dal ’76 all’85.
Attiva in esposizioni personali e presente in rassegne internazionali, conduce la sua ricerca pittorica e segnica, nonostante l’aggravarsi dell’infermità, fino alla primavera 1994.
Le sue mostre più importanti si svolgono, oltre che ad Asti e in alcuni centri della provincia, a Torino, Genova, Milano, Burghausen, Palermo, Alessandria, Casale Monferrato, Valenza Po e altri centri della provincia, Ivrea, Mantova, Imperia, Vienna.
AMELIA PLATONE viene dalla scuola di Casorati e del grande pittore ha assimilato il sentimento profondo delle cose. Quel distacco in apparenza freddo dalle figure, dai paesaggi, dalle nature morte, anche se la Platone, astigiana fino al midollo, non ha seguito il maestro sulla strade dei quadri dalle uova famose in quel gelido silenzio di una purezza artistica che solo si può intendere se accompagnate dalla musica che Casorati prediligeva. La Platone ha preferito insistere sulle figure, avvicinarsi alle donne, ai ragazzi con trattenuta emozione. Ne sono derivate delle opere di una pittrice che nelle forme, nel disegno, nei contenuti, nel colore ha dato un contributo di poesia, di invenzione, di meditazione.
Quando è venuto il tempo della Sicilia, Amelia si è scontrata con colori, riflessi di sole cocente così diversi dallo splendore lento delle colline dell’Astigiano, e sono entrati nelle sue vene e hanno permeato la sua risposta pittorica.
Quando Amelia è tornata ad Asti, è rimasta intrisa d’amore per la Sicilia, come incantata di aver scoperto un mondo nel quale la vita aveva un fiato diverso. La sua pittura si è fatta più calda, sempre attenta nella forma, rigorosa ma con una passione e una tensione nuova. Sicilia e colline astigiane si sono fuse. Le sue opere si sono fatte morbide fino a cercare il non-finito e sono un invito alla vita come gli occhi innocenti delle sue figliole.
Davide Lajolo
Da Gli uomini dell’arcobaleno, 1984