Vinchio e le colline del barbera
Museo Contadino All'Aperto
Lungo l’itinerario letterario di Davide Lajolo “I bricchi del Barbera” è stato realizzato,
ed inaugurato il 21 Agosto 2010, il Museo contadino all’aperto “Vinchio e le colline della Barbera”
che illustra il ciclo del lavoro nei vigneti, integrando così il patrimonio ambientale, culturale, storico ed enogastronomico
presente sul territorio e consentendo un continuo rimando tra letteratura e civiltà contadina.
Le installazioni museali sono collocate all’aperto in campagna in quanto si considera l’intero paesaggio collinare un museo vivente e produttivo, che va fruito nella sua bellezza ambientale, nelle tracce di storia e di memoria contadina, nell’evocazione simbolica della letteratura.
Il percorso museale è scandito secondo le stagioni del lavoro contadino identificate con bacheche e installazioni che spiegano attraverso immagini e testi i lavori tradizionali della viticoltura e della vinificazione, facilmente fruibili dal turista in un itinerario sul territorio.
Il percorso che collega le tre aree si sviluppa in parte su strade asfaltate e in parte su sterrato ed è percorribile a piedi, in bicicletta, a cavallo (ed eventualmente anche in auto).
Le sezioni
L’annata agraria, durante la quale la vita del contadino è caratterizzata dal duro lavoro in campagna ma anche da momenti di festa, è stata suddivisa in tre parti:- la prima parte, denominata “il riposo della terra”, inizia da S. Martino e dalla semina e va fino alla potatura della vite (stagione invernale) ed è illustrata nell’area presso il bricco di S. Michele.
- la seconda parte riguarda “i lavori del risveglio della natura” (primavera) e “i lavori del sole caldo” (estate) ed è illustrata presso l’area attrezzata in frazione Noche.
- la terza parte descrive “il ciclo del raccolto e della vinificazione” (autunno) ed è illustrata nell’area attrezzata in località Vascirone.
Nel concentrico del paese è stata sistemata l’area “del Castello”, dove un tempo si ergeva il maniero appartenuto ai Marchesi Scarampi del Carretto ed oggi resta un belvedere da cui si gode di una splendida vista che abbraccia un susseguirsi di colline coperte dai vigneti.