05/03/2024
Mimma Bogetti nel paradiso dei libri
(Astigiani, marzo 2024)
Ciao Mimma, ti immagino nel paradiso dei libri in armonia con i tuoi cari che senti accanto a te e con gatto Pippo della Biblioteca, che ti accarezza con la coda.
Ti immagino che sfogli i libri che hai già letto, ma allungando la mano ne trovi dei nuovi per continuare a vivere nel mondo dei racconti. I libri tengono compagnia, narrano storie e sentimenti e tu li hai sempre amati e letti con intelligenza e sentimento. Hai avuto anche la capacità di farli amare anche ad altri.
Sei stata una persona riservata, ma hai svolto un ruolo importante per la città. Sei entrata a lavorare in un luogo polveroso e ne hai fatto il centro culturale della città e un modello a livello regionale.
La sede della vecchia Biblioteca, con il pavimento di legno scricchiolante e le pareti fatte di libri, aveva il fascino particolare di avvolgere i presenti con parole scritte e dette. Tu l’hai resa uno spazio giovane, aperto, accogliente, ricco di libri e di persone. La biblioteca era gremita di studenti e i bambini giocavano con i libri. Quando c’erano ancora ad Asti i ragazzi di leva in Caserma, hai voluto aprire quel luogo di cultura anche alla sera appositamente per loro.
Hai inteso la lettura un divertimento e così l’hai proposta alle scuole e hai portato i libri nei paesi con Bibliobus.
I libri sono silenziosi, ma se li apri parlano. Per te erano maestri anche per rispondere alle domande della vita: leggere come piacere, come sapere, una chiave per capire il presente, partendo dal passato. Oltre che negli scaffali c’erano tanti libri sulla tua scrivania, sulla vecchia poltrona, dove stava accoccolato Pippo, sul ripiano della finestra. Li tenevi vicino, quasi a farti proteggere.
Hai formato una generazione di bibliotecari capaci di vivere con i libri e di farli apprezzare agli utenti. Hai invitato in Biblioteca gli autori più importanti del momento, hai promosso incontri di alta qualificazione, che hai condotto con la tua sobria eleganza, senza indulgere a protagonismi.
La tua direzione di “Chiaroscuro”, formula originale di rassegna libraria di alto livello, ha coinvolto la cittadinanza,. Hai saputo ospitare con signorilità e senso di amicizia autori, di livello internazionale, anche estrosi.
Avevi una grande capacità di ascoltare, di capire gli altri spesso rimanendo in silenzio, ma poi uscivi con un commento appropriato, da amica. I tuoi intensi occhi azzurri e il tuo dolce sorriso, i tuoi modi gentili invitavano alla conversazione e anche alla confidenza
Ti ho conosciuta quando hai lasciato l’insegnamento per assumere la direzione della Biblioteca e ho colto l’inizio del tuo tenero legame con Tonino, la tua dedizione ai familiari, il tuo amore per i fiori e gli animali.
Mi soffermavo spesso nel tuo piccolo ufficio della Biblioteca per parlare un po’ con te e accarezzare Pippo che abitava lì. Ci scambiavamo idee sui libri e la musica, sui figli, sui nostri pensieri e sentimenti.
Ci piaceva conversare e scambiarci le idee. Eri consapevole, come me, che le istituzioni culturali hanno il compito di progettare strategie culturali e non singoli avvenimenti e occasioni di intrattenimento.
Ricordo di aver valutato con te la mia decisione di lasciare l’insegnamento per costituire l’Istituto della Resistenza di Asti e mi hai aiutato a capire le mie motivazioni per fare un’esperienza culturale nuova.
Eri disponibile a collaborare con tutti. Ricordo l’avventura vissuta insieme della rivista “Palinsesto”, la cui redazione era composta dagli istituti culturali della città ed era diretta da Valerio Miroglio. Tu eri il punto di riferimento organizzativo.
Quando hai lasciato la direzione della Biblioteca, hai investito le tue doti di sensibilità culturale e di simpatia nella Cascina del racconto, così confacente alla tua idea di narrazione. Hai organizzato il mercatino dell’usato per far ancora circolare i libri lasciati, perché non fossero dimenticai e trovassero nuovi sguardi di lettura.
Hai continuato a tessere il filo della letteratura e della creatività con la naturalezza di chi possiede la cultura come parte della propria vita.
E ancora di libri ti sei occupata con le recensioni per Astigiani. Quando, hai parlato della tua esperienza di vita sulla rivista in “Confesso che ho vissuto” hai reso evidente che i libri erano una componente importante della tua sensibilità e della tua partecipazione agli avvenimenti, insomma, della tua vitalità e intelligenza.
Poi, sei scivolata via dalle nostre vite, con discrezione, in silenzio.
Io continuo a volerti bene, a ricordarti. Sono convinta che il dialogo tra noi e le persone care sia sempre possibile se rimangono le loro presenze dentro di noi, come mi ha insegnato mio padre. Io non ho mai interrotto quel dialogo, perché le persone, che hanno intessuto e intessono la mia esperienza e i miei sentimenti rimangono vive con me.
Ciao Mimma, amica affettuosa e preziosa, ti lascio con i tuoi libri. Accarezzami Pippo.
Laurana
(Astigiani, marzo 2024)