02/08/2013
Piazza San Marco, Pista Rosetta Lajolo - Vinchio ore 21
Assemblea Teatro presenta MATILDE E PABLO i giorni con Neruda
Il mare tra le fenditure spargeva violento la sua spuma seminale.
Io ti ho creata, ti ho inventata in Italia. Ero solo.
Così si preparava la scabra primavera
ASSEMBLEA TEATRO, Teatro Stabile di Innovazione
musiche di Giorgio Consolini, Muse, Dead Can Dance, Stomu Yamashta, Alice, Giuni Russo
testo di Renzo Sicco e Luis Sepúlveda
interpreti Giovanni Boni e Roberta Fornier
la voce fuori campo è di Marco Pejrolo
regia di Renzo Sicco
Amore e poesia, vita e dolore, sono i nodi centrali di Matilde e Pablo, spettacolo che, a 40 anni esatti dalla morte del poeta, avvenuta il 23 settembre del 1973, Renzo Sicco e Luis Sepulveda hanno deciso di scrivere
I versi del poeta, scritti nella primavera del ’52 durante il “dolce esilio” di Capri, e le immagini che lo ritraggono in un periodo spensierato e felice nella bellissima isola dell’arcipelago napoletano, fanno da sfondo a ciò che realmente fu, per il Poeta Premio Nobel, la parentesi italiana: nido per la passione, sino ad allora clandestina, per Matilde Urrutia, e occasione per ravvivare il fuoco della poesia.
Lei, la Chascona (la spettinata, per i capelli rossi dalla pettinatura vaporosa), come la chiamava Pablo, fu compagna di questo intenso periodo d’esilio, e Musa che alimentò uno straordinario fervore creativo.
Matilde, che più avanti avrebbe preso il posto della moglie, la mite e devota Delia, sarà con Don Pablo sino ai drammatici giorni del Golpe e della morte, 21 anni più tardi, senza lasciarlo mai.
Vita, passione, lotta ed infine morte, tappe di una narrazione che vuole raccontare Neruda sia nella sua intimità sia come simbolo di un intero popolo.
Il testo, centrato attorno all’evento del Funerale di Neruda, simbolica e unica manifestazione di resistenza nei primi giorni dopo il golpe in Cile, approfondisce la riflessione sulla forza della parola. La parola come libertà nelle opere di Pablo e salvezza nei ricordi di Matilde. Fino alle drammatiche ore del settembre 1973.
Pensieri e immagini scorrono come in un vortice che mescola emozione e tempo, poesia e dramma umano, gioia dell’anima e tragedia della realtà. La bara del poeta, come le sue case, è architettura di fantasia.
Con questo nuovo lavoro, Assemblea Teatro prosegue il suo omaggio al grande poeta, simbolo di un intero popolo, quello del Sud America, a cui la compagnia è legata da ormai oltre vent’anni.
Ingresso gratuito
Assemblea Teatro tel. +39 011 30.42.808 assteat@tin.it
www.assembleateatro.com