Associazione Davide Lajolo Odv

Vinchio nella World Heritage List (Unesco)

Iscrizione del paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Italia, nella lista del Patrimonio dell'Umanità (World Heritage List) sulla base dei criteri (iii) e (v)

Unesco adotta la seguente dichiarazione di Eccezionale Valore Universale

Breve sintesi
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato in Piemonte consistono in una selezione di cinque distinte aree vitate e un castello, i cui nomi evocano una profonda e antica expertise del rapporto tra l'uomo e il suo ambiente.
I paesaggi riflettono un'associazione sviluppata nel tempo tra diverse tipologie di suoli, varietà di vitigni, che sono spesso autoctoni, e i relativi specifici processi di vinificazione.
Essi offrono un panorama di colline accuratamente coltivate, che riflettono antiche divisioni di proprietà, costellate da edifici che strutturano lo spazio visivo: villaggi in cima alle colline, castelli, chiese romaniche, cascine, ciabots, cantine e punti vendita per la distribuzione commerciale di vino in piccoli paesi e città più grandi ai margini delle vigne.
Il patrimonio seriale (riferimento alle cinque aree che compongono il sito) è eccezionale per l'armonia e l'equilibrio tra le qualità estetiche dei paesaggi e la diversità architettonica e storica degli elementi costruiti, associati con le attività produttive di vino e un'autentica e antica arte di vinificazione.

Criterio iii dell'Unesco
Il paesaggio culturale del Piemonte vinicolo fornisce l'eccezionale testimonianza vivente delle tradizioni di coltivazione della vite e di vinificazione, che derivano da una lunga storia e che sono state continuamente affinate e adeguate fino al tempo presente.
Esse rappresentano la testimonianza di una realtà sociale, rurale e urbana, estremamente complessa e strutture economiche sostenibili.
Esse includono una moltitudine di costruzione armoniche che testimoniano della storia e delle pratiche professionali.

Criterio v dell'Unesco
Le vigne di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un eccezionale esempio dell'interazione umana con l'ambiente naturale.
Seguendo una lunga e lenta evoluzione dell'esperienza della viticoltura, si è realizzato il migliore adattamento possibile delle varietà di uve al terreno con le specifiche componenti climatiche e di suolo, che è parte integrante dell'esperienza di vinificazione così da diventare una tratto distintivo riconosciuto a livello internazionale. Il paesaggio vitivinicolo esprime anche grandi qualità estetiche, essendo un archetipo dei vigneti europei.

Integrità
La completezza del patrimonio seriale è soddisfacente, poiché contiene tutti gli elementi richiesti per la completa espressione dei suoi valori. Considerate come un tutto, le sue cinque componenti esprimono pienamente la complessità culturale, residenziale, architettonica, ambientale e produttiva della vitivinicoltura della regione.
Testimoniano un insieme di tradizioni secolari, che sono state gradualmente stratificate. L'integrità del patrimonio seriale è pienamente giustificata e tutti i processi tecnici e sociali associati alla produzione delle uve e alla vinificazione con un alto grado di esperienza consolidata e sono propriamente descritte.

Autenticità
L'autenticità degli elementi del paesaggio e dei molti elementi del patrimonio seriale sono ben giustificati. L'uso dei suoli, le strutture costruite e l'organizzazione sociale di tutte le fasi del processo di vitivinicoltura, dalla cura e raccolta alla vinificazione, sono espressione della continuità di antiche pratiche e esperienze con un autentico effetto d'insieme in ogni componente del patrimonio seriale.
Il paesaggio vitivinicolo piemontese è indubitabilmente uno dei più armoniosi e più coerenti nell'ambito dell'ideale di panorama rurale e di paesaggio viticolo, accentuato da colline gentilmente ondulate, che offrono molte visuali e panorami con raffinate sfumature.

Requisiti di protezione e di gestione
Il patrimonio è protetto dal Codice dell'Eredità Culturale e del Paesaggio (Decreto n. 42 del 22 gennaio 2004) sotto la responsabilità del Ministero Beni culturali e dei suoi uffici regionali. Il codice definisce le responsabilità delle autorità regionali e locali e le procedure attuative. Le amministrazioni comunali regolano e controllano i permessi per le costruzioni e le loro modifiche con riferimento al piani regolatori comunali e ai piani di sviluppo urbanistici.
La protezione delle zone tampone (buffer zones) è stato confermato dall'Atto regionale del 30 settembre 2013.
L'Associazione di gestione raggruppa i Comuni, inseriti nel patrimonio seriale e nelle buffer zones, sotto l'autorità della Regione con l'obiettivo di coordinare le misure di conservazione.
Questo risulta nell'implementazione di programmi definiti con precisione, assunti insieme al Piano di gestione.
L'atto di accordo comprende l'impegno di ciascun Comune e di ciascuna amministrazione ad applicare le misure di protezione e i piani di conservazione delle singole aree e di partecipare attivamente al governo e al miglioramento del patrimonio.

Si raccomanda che le parti prendano in considerazione quanto segue:
a) aumentare la rappresentanza dei Comuni e delle organizzazioni socio-professionali nell'Associazione;
b) Rafforzare le risorse finanziarie e di staff dell'Associazione;
c) Prestare maggiore attenzione ai valori sociali che danno un importante contributo al governo e alla conservazione del patrimonio: vignaioli, società e lavoratori, organizzazioni commerciali, la trasmissione di esperienza e conoscenza, le tradizioni popolari, ecc.
d) Garantire un migliore coordinamento dei progetti nel pino di gestione, proposti da varie amministrazioni comunali e consolidarli finanziariamente;
e) Riorganizzare gli indicatori di monitoraggio della tutela e renderli più coerenti riguardo alle diverse parti della candidatura.

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