27/01/2017
Una chiesa ortodossa
La Stampa 27/01/2017
Il Vescovo mons. Ravinale ha fatto una scelta molto bella e coraggiosa nel segno del dialogo interreligioso e dell’accoglienza affidando la chiesa di S. Maria Nuova alla chiesa ortodossa, che ne curerà la manutenzione, ed offrendo così la possibilità ai molti rumeni della nostra città e della nostra provincia di avere un luogo di culto, costruito appositamente per uso religioso. Il prete ortodosso don Marius ha risposto con altrettanta fiducia nella convivenza in campo religioso dichiarando che la chiesa sarà aperta sempre a tutti. I rumeni sono cittadini europei, hanno quindi pari diritti e lavorano in diversi campi di attività: sono badanti, contadini, infermieri, muratori, fotografi, artigiani. Molti di loro hanno seguito gli studi in Italia e si sono laureati. Avere un loro luogo di riunione religiosa è un modo importante per mantenere contatti con la propria comunità di origine, di pregare secondo il rito ortodosso e nel contempo di riconoscere l’atto di generosità della chiesa cattolica nei loro confronti. Va ricordato a coloro che non condividono la scelta del Vescovo che cattolici e ortodossi fanno parte della comunità cristiana e che le differenze teologiche non sono troppo grandi. Del resto l’esempio viene dal Papa e dai Patrarchi. Dobbiamo abituarci a vivere non solo in una società multietnica ma anche multireligiosa e a vivere nel rispetto reciproco e in pace.