17/11/2017
I giovani e il libro
La Stampa 17/11/2017
I giovani e la lettura: argomento controverso e con risposte multiple. Certamente il libro non è più lo strumento esemplare di formazione, come per altre generazioni, lo status symbol della persona colta, oggi è spesso un oggetto di consumo. Certamente l’informazione, e quindi anche la formazione, delle nuove generazioni, passa dal web, come del resto anche gli scritti che fanno il successo di giovani scrittori. Certamente i libri si vendono poco, ma la gente è curiosa di ascoltare personalmente gli scrittori e affolla i festival e le occasioni di incontro, come se questo soddisfacesse le esigenze culturali di ognuno. Ma c’è anche un’altra risposta che ho potuto constatare al recente “Libri in Nizza”, quando i giovani sono stati non solo pubblico, ma anche attori di interviste, dopo aver letto un libro e aver trovato in quelle pagine molti sentimenti, problemi, emozioni, che fanno parte della loro vita. Quel libro, letto e discusso insieme ad altri in un laboratorio di lettura tenuto nella biblioteca nicese, ha dato una risposta a molti degli studenti abituati più allo smartphone che alla carta stampata. Merito anche dei due autori poco più che ventenni, Dikele e Sole, con cui i ragazzi hanno stabilito un dialogo significativo e intenso, come se il libro fosse anche diventato tramite di un’amicizia, di un incontro di sensibilità. Il libro offre ancora grandi meraviglie.