12/01/2018
La signora delle ninfee
La Stampa 12/01/2018
La “signora delle ninfee”, come è stata denominata la mummia di Asti, è diventata il richiamo più importante della mostra di Jesolo sugli Egizi “Dei, faraoni, uomini”. Il supplemento culturale del quotidiano nazionale a più ampia tiratura ha dedicato alla “nostra” signora due pagine domenica scorsa. Per la sua decorazione con le ninfee il sarcofago è uno dei pochissimi noti nel mondo, una rarità che l’organizzazione della mostra veneziana ha fatto restaurare da Nicola, approfondendo gli studi già avviati ad Asti. La polizia scientifica ha ricostruito il volto e così ora possiamo anche conoscere le fattezze originali della signora egizia, presumibilmente sui 40 anni. La mummia era stata portata ad Asti da Leonetto Ottolenghi con altri reperti egizi conservati finora al Battistero di S. Pietro. La “signora delle ninfee”, dopo che è diventata famosa a Jesolo e non ad Asti, merita la massima attenzione dell’Amministrazione comunale perché potrebbe essere l’avvio di una rinascita culturale della città con un richiamo turistico permanente di grande impatto, se sostenuto da una buona campagna informativa, più duraturo di un grande concerto di una sera. Ovviamente questo significa fare un “investimento” con tutte le collaborazioni necessarie per studiare una collocazione e un allestimento che valorizzino al meglio un reperto, che è una proposta culturale unica nel suo genere.