18/02/2011
Immigrati giovani e abitanti vecchi
Pubblicato su "La Stampa"
Noi abitanti non ce ne siamo accorti, ma secondo la graduatoria nazionale Asti va avanti e, analizzando i dati, possiamo capire perché. Il merito di molti balzi in avanti è degli immigrati, che gestiscono più di 1330 imprese edili, negozi, ristoranti (magari cinese o kebab), che lavorano in agricoltura e nei servizi, che fanno figli. Compensano, infatti, con la loro giovane età, il saldo demografico negativo che ci fa un paese di vecchi. Se non ci fossero i loro figli le classi elementari, medie e professionali si ridurrebbero drasticamente e la nuova imprenditoria agricola non saprebbe come lavorare le vigne. I servizi sono affidati quasi totalmente al volontariato e alle badanti, che crescono i nostri figli e accudiscono i nostri anziani, sostituendo la struttura pubblica. A stare ai dati raccolti tutto questo dà impulso alla crescita, anche se la graduatoria è stata compilata prima degli effetti della crisi economica. Comunque, se c’è un elemento sociale dinamico nel nostro territorio, questo è rappresentato dagli stranieri, che cresceranno in un futuro prossimo, nonostante tutti gli impedimenti burocratici che si vorranno mettere ai flussi migratori. Se ne faccia una ragione chi invita a boicottare gli ananas: gli immigrati sono necessari alla crescita economica e sociale della nostra vecchia provincia.
(3 gennaio 2009)
(3 gennaio 2009)