18/02/2011
La bula e la tangenziale
Pubblicato su "La Stampa"
Fare una passeggiata alla Boana, alla periferia di Asti lungo la sponda destra del Tanaro, vuol dire entrare nel cuore verde della Bula nell’Oasi del WWF, sito di interesse della comunità europea. Qui, a pochi passi del trafficato corso Savona non si sentono i rumori della strada, ma il canto degli uccelli, che sono visibili nei loro gesti tranquilli sul pelo dell’acqua: aironi, folaghe, gallinelle, anatre, cince, capinere, verdoni, pettirossi e quelli dai nomi divertenti come saltimpalo e rigogolo. In questo habitat naturale si riposano durante i trasferimenti, nidificano e si riproducono tra vecchi salici e pioppi. Nello stagno proliferano la rana verde e, che è il simbolo di questa oasi, insieme al pelobate e a pesci come i lucci. L’area che un tempo era sede di cave ora è un ameno insieme di stagni, laghetti, prati e isolotti, su cui presto incomberà il cantiere della tangenziale nord ovest. Abbiamo seguito il percorso progettato per l’infrastruttura tra ricche coltivazioni agricole e cascine secolari, che tra poco potrebbero essere sommerse dall’asfalto. I progettisti e gli amministratori prendono in mano le cartografie e tracciano delle righe là dove è piano, stabiliscono dove fare gallerie, magari sotto le case, e per non sentire rimorsi si dimenticano di come è fatto veramente il territorio.
(6 giugno 2009)