26/03/2014
É uscito Culture 28
la sanità, il carcere e la città intelligente: vieni a leggerlo!
Per delineare il dentro e fuori della nostra vita abbiamo scelto tre argomenti: la sanità, il carcere e la città intelligente e questo numero è particolarmente ricco di contributi di collaboratori molto qualificati.
La prima sezione Quale sanità? considera il diritto alla salute dentro e fuori l’ospedale. Si sofferma in particolare sulla condizione della popolazione sempre più anziana, che rischia di far collassare tutto il sistema sanitario nazionale, se non si attuano interventi assistenziali e sociali alternativi alla ospedalizzazione. Aumenta anche l’età media del personale, che non ha sostituzione a causa della contrazione delle risorse per il personale. Inoltre, i tagli continui in questo settore essenziale per il benessere di tutti mettono in discussione lo stesso
diritto alla cura e alla prevenzione, in una parola alla dignità di vita. Ne parlano Ottavio Davini, Roberto Gerbi, Barbara Tinello,Claudio Mellana, Marco Castaldo.
Nella sezione Vivere in carcere le valutazioni espresse da Elena Lombardi Vallauri, Anna Cellamaro, Leonardo Gagliardi parlano del dentro, di chi lavora in carcere e di chi è detenuto, dei compiti difficili e dei problemi da risolvere ogni giorno perché anche nelsistema coercitivo vinca il senso di responsabilità e il diritto alla riabilitazione sociale.
La terza sezione La città intelligente è la continuazione delle proposte pubblicate sul n.27 Creatività e qualità della vita e della discussione scaturita dalla presentazione pubblica della rivista il 12 gennaio in Biblioteca. I contributi sono di Laurana Lajolo, Aldo Buzio, Marco Pesce, Laura Calosso, Riccardo Costa, Alessandro Mortarino. Sui temi del futuro della città si è aperto il forum diculture e si sono svolti anche due incontri (24 gennaio e 21 febbraio) tra operatori culturali e sociali, che hanno messo a confronto opinioni, ragionamenti, proposte sulle prospettive innovative di Asti. Sono state individuate le potenzialità e le carenze, spunti creativi e stagnazione, visioni circoscritte e spazio europeo. Anche in questo caso l’osservazione è partita dal di dentro per uscire fuori. Hanno partecipato, oltre agli estensori degli articoli una quarantina di operatori culturali e sociali.
Nella bacheca Sabina Vannucchi illustra la mostra sul padre, l’attore Luigi Vannucchi, presentata ad Asti a cura dell’Arcoscenico (febbraio-marzo); Lidia Agnese Modena presenta la sintesi della sua tesi di laurea di sul cinema, Paola Roselli ricorda la personalità di Sergio Arneodo. Tra le attività dell’Associazione viene data notizia del calendario del Festival del
paesaggio agrario e degli Itinerari letterari di Davide Lajolo, oltre che della lettura di poesie con musica I poeti di Ulisse, avvenuta a Palazzo Monferrato di Alessandria a cura di Assemblea teatro a gennaio, nell’ambito dell’esposizione della collezione d’arte di Davide Lajolo.
Il racconto fotografico I volti di Luigi Vannucchi è un omaggio all’attore che ha impersonato Cesare Pavese nel dramma di Diego Fabbri e Davide Lajolo Il vizio assurdo, un grande successo teatrale del 1974 replicato per cinque anni in tutta Italia. Si ringrazia Sabina Vannucchi per la messa a disposizione delle foto.
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