Associazione Davide Lajolo Odv

News

21/05/2018

Ulisse sulle Colline 2018

Comunicato Stampa

 “Leggevo del mare nei libri delle elementari e quando venivo qui, nell’immensa distesa di verde sotto il sole, mi dicevo: il mare deve essere così sempre uguale a vista d’occhio. E quando mi sono scontrato con il mare e l’ho navigato notte e giorno nello spasimo delle guerre, avevo sempre nostalgia del mare verde della Sarmassa, il mare del mio paese” .

Così lo scrittore Davide Lajolo descrive il suo rapporto con La Val Sarmassa, che ha preso il nome dai Sarmati, popolo guerriero dell’Est Europa, sconfitto dall’imperatore Traiano e mandato come custode sulle colline monferrine emerse dal mare preistorico che ricopriva tutta la Valle Padana.

Ora quella Valle, dopo la protesta degli abitanti contro la possibilità che divenisse una discarica industriale, è la Riserva speciale della Valsarmassa gestita dal Parco Paleontologico Astigiano. Qui si trovano ancora tracce di fossili preistorici dai molluschi alle conchiglie alle balenottere e preziosi elementi di biodiversità.
La passeggiata “Ulisse sulle colline- poesia, musica, arte, natura” è arrivata alla XXV edizione per valorizzare l’Itinerario letterario di Davide Lajolo “Il mare verde” e le bellezze della Riserva. La passeggiata permette di attraversare boschi e vigne e di ascoltare musica e poesia nella natura e godere di opere d’arte tra gli alberi sul Bricco di Monte del Mare, luogo di memorie contadine, storiche e letterarie, ora trasformato in “Bosco incantato” con sculture, gocce di poesia e dove il casotto contadino è diventato un museo di attrezzi, di storie del ciclo della vite e del vino e di immagini delle quattro stagioni. 
 
La partecipazione è gratuita.

Il punto di incontro della passeggiata, che si articola in tre tappe, dette “conte” secondo la tradizione contadina, è alla Cantina di Vinchio-Vaglio Serra, nell’ambito delle manifestazioni di “Cantine aperte”, alle ore 15.
Da lì si sale sul sentiero di Arscudo fino alla vigna di Romano, dove alle 16 darà il benvenuto il presidente della Cantina Lorenzo Giordano spiegherà e Giulio Ghignone, allievo della scuola primaria di Castelnuovo Calcea, canterà accompagnato dalla chitarra Maria Luisa Ferraro.
Alle 16.30 la seconda “conta” è a “La Ru”, la quercia monumento naturale della Riserva della Valsarmassa, dove Valentina Archimede, nipote dello scrittore, legge brani tratti da “Gli uomini dell’arcobaleno” di Davide Lajolo, appena ristampato dall’Editoriale Giorgio Mondadori. Alle 17.00 la terza “conta” si svolgerà al “Bosco incantato” del Bricco di Monte del Mare, luogo di arte, poesia e natura. Gli attori Ileana Spalla e Sergio Danzi e il Collectife Manouche Trio di Beppe Rosso, Stefano Ferrero, Simone Barbiero eseguono il concerto di versi e suoni “La natura è poesia” e la performance di Bimbisvegli della scuola primaria di Serravalle con il maestro Giampiero Monaca. Esposizione di opere di Piero Oldano e Renato Milano, mostra grafica di ANPI La bella Costituzione a cura di Stefania Caretta.
Saranno allestiti laboratori: Il giardino dei semplici, Laboratori artistici, Laboratori d’arte lignea dell’Associazione “Arti e Mastri”. Sarà consegnata il Premio Davide Lajolo – Il ramarro al fumettista Gino Vercelli, collaboratore prima della Sergio Bonelli editore e ora con la testata fantascientifica Agente Alfa.
Saranno a disposizione i libri di Gino Vercelli e di Davide Lajolo.
 
L’Associazione culturale Davide Lajolo sceglie ogni anno personalità con profondo senso civile, che si siano distinte nel mondo della cultura, del giornalismo, dell’arte, dell’ambiente, della magistratura. Il premio fa riferimento al ramarro, perché il cognome Lajolo deriva dalla denominazione dialettale lajeu del ramarro, un animale che ha le sue origini nella preistoria e che vive nella Riserva.
A ogni “conta” della passeggiata verrà offerta dalla Cantina una degustazione dei suoi pregiati vini.
I partecipanti alla passeggiata possono ritornare alla Cantina attraverso il sentiero di Arscudo (percorso breve) o attraverso il percorso lungo del Lago Blu nella Riserva naturale.
Dalle ore 19.00 in Cantina funziona il servizio ristoro delle Pro Loco.
Info: Cantina di Vinchio Vaglio Serra 0141.950903, info@vinchio.com,
info@davidelajolo.it, www.davidelajolo.it, poderosacircoloarci@gmail.com
 
Davide Lajolo Cenni biografici
Davide Lajolo (1912-1984) è rimasto sempre legato al suo paese natale così da fare di Vinchio un luogo letterario con i suoi fortunati racconti I Mé (1977) e Il merlo di campagna il merlo di città (1983), oggi ristampati in Cuore di terra.
Giovane intellettuale, illuso dal fascismo, nell’inverno del 1943 matura la scelta di diventare partigiano sulle sue colline con lo pseudonimo di Ulisse. Racconta quell’esperienza in Classe 1912 (1945) e Il Voltagabbana (1963).
E’ direttore de L’Unità (1948-1958), condirettore de L’Europa letteraria, direttore di Giorni Vie Nuove (1969-1978). E’ eletto deputato al Parlamento (1958-1972). Interessanti sono suoi libri di contenuto politico I Rossi (1974), Finestre aperte a Botteghe oscure (1975), Ventiquattro anni – Storia spregiudicata di un uomo fortunato.
Diventa uno scrittore di successo con Il vizio assurdo – Storia di Cesare Pavese (1960), Fenoglio, un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe (1974), Il volto umano di un rivoluzionario – La straordinaria avventura di Giuseppe Di Vittorio, per citare i più importanti, vincendo numerosi premi tra cui il Premio Viareggio per la letteratura nel 1977 con Veder l’erba dalla parte delle radici. Scrive per la il teatro, il cinema, la televisione. Il suo ultimo libro Gli uomini dell’arcobaleno (1984) parla degli artisti suoi amici.
Nel 1983 l’Amministrazione comunale di Nizza Monferrato gli conferisce la cittadinanza onoraria. Davide
Lajolo muore nel 1984.
La Biblioteca civica di Nizza ha la sala di studio dedicata a suo nome e a Palazzo Crova è esposta la sua collezione d’arte del Novecento.
A Vinchio c’è il Museo Vinchio è il mio nido a lui dedicato, il busto dello scultore Floriano Bodini e gli Itinerari letterari che ripercorrono le sue passeggiate in campagna.
Premio Davide Lajolo - Il ramarro
L’Associazione sceglie ogni anno una o più personalità, che si siano distinte nel mondo della cultura, del giornalismo, dell’arte, della tutela e valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente, della magistratura con profondo senso civile, a cui dare il premio intitolato allo scrittore, un premio simbolico intitolato Premio Davide Lajolo – Il ramarro.
Il nome Lajolo deriva dal termine dialettale lajeu che indica appunto il ramarro, un animale che ha le sue origini nella preistoria e che ha rischiato di scomparire. Oggi nella Riserva naturale della Val Sarmassa è ridiventato un protagonista della fauna. E’ un animale pacifico, ma sa difendersi dalle aggressioni.
Il premio è iniziato con la manifestazione Poesia in musica – incontri con cantautori e sono stati premiati Roberto Vecchioni, Massimo Bubbola, Gianmaria Testa, Enrico Ruggeri, Massimo Cotto. Quindi sono stati premiati Rinaldo Bertolino, rettore dell’Università di Torino e originario di Vinchio, il giornalista Luigi Veronelli, il direttore d’orchestra Marcello Rota, il presidente dello Slow Food Carlin Petrini, Francesco Ravetti, guadiaparco della Riserva Naturale della Valsarmassa, il presidente dell’associazione Arvangia e ricercatore di tradizioni popolari Donato Bosca, i giornalisti Mimmo Càndito Carlo Cerrato, Beppe Rovera, Nicola Caracciolo, Laura Boldrini, portavoce ONU per i rifugiati politici, Concita De Gregorio, direttore de L’Unità, lo scultore Gaudenzio Nazario, l’assessore della Regione Piemonte Mario Valpreda, il complesso musicale dei Nomadi, gli attori Lucilla Morlacchi, Lella Costa e Marco Baliani, Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino, Facoltà di Agraria, Sergio Miravalle, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Giuliano Noè, enologo, la poetessa Maria Luisa Spaziani, il procuratore della Repubblica di Torino Gian Carlo Caselli, il direttore del Centro Trapianti di fegato delle Molinette Mauro Salizzoni, il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, l’Associazione familiari delle vittime dell’amianto, all’artista Ugo Nespolo, ai fotografi Mark Cooper e Giulio Morra, all’attore e autore Antonio Catalano e nel 2017 a Armando Spataro.

Gino Vercelli inizia come grafico pubblicitario, ma la sua vera passione sono i fumetti. Dopo aver collaborato con il settimanale Lanciostory, nel 1988 entra a far parte della qualificata schiera di disegnatori della Sergio Bonelli Editore, disegnando “Martin Mystere” e alcuni numeri di “Zona X”. Disegna anche i due cross-over tra Nathan Never e Martin Mystere, usciti nel 1995 “Prigioniero del futuro” e nel 2001 “Il segreto di Altrove”. E’ il il principale disegnatore della serie di “Jonathan Steele”. Con il “Nathan Never Gigante” entra nel team di disegnatori dell'Agente Alfa, testata fantascientifica. di cui fa attualmente parte. Le sue storie per il personaggio sono apparse su testate fuori-serie come “Almanacco della fantascienza”, “Maxi Nathan Never” e lo “Speciale Nathan Never”. Ha fondato la Scuola del fumetto di Asti. Un suo libro recente è “Van Gogh. Ipotesi di un delitto a fumetti” (Danielapiazza ed.) su un testo di Armando Brignolo sulla vicenda umana del pittore.
 
La Riserva naturale della Valsarmassa e l’Itinerario letterario di Davide Lajolo Il mio mare verde
La Riserva naturale speciale della Valsarmassa istituita dalla Regione Piemonte nel 1993 si estende su una superficie di 230 ettari tra i comuni di Vinchio, Vaglio Serra e Incisa Scapaccino.
Dal punto di vista geologico fa parte del Bacino Terziario Ligure-Piemontese con terreni che appartengono alle Argille di Lugagnano del Pliocene Inferiore (depositi marini profondi con presenze paleontologiche di molluschi, vegetali, coralli e granchi) ed alle Sabbie di Asti del Pliocene Medio (deposito formato dal fondale marino con una ricca presenza di fossili dalle conchiglie alle balenottere). Il nome probabilmente deriva dai Sarmati, popolo proveniente dalle regioni del Mar d’Azov, che vinti da Costantino nel IV sec. d.C. vennero condotti a popolare le colonie periferiche dell’Impero romano.
La Riserva comprende colline e valli con vigne della pregiata uva barbera e boschi di robinie, castagni, querce, di cui un esemplare secolare detto La Ru (quercia), che è monumento naturale della Riserva. Il sottobosco è popolato da biancospini, rose canine, caprifogli, prugnoli selvatici e da fiori come le primule, gli anemoni, i mughetti, i fiordalisi, le viole e persino le orchidee purpuree. Nei boschi vivono donnole, tassi, scoiattoli, moscardini, lepri, volpi, ricci, cinghiali e ora anche i caprioli. Nello stagno incontaminato Lago Blu si sviluppano piccoli anfibi. La Riserva è l’habitat ideale di picchi verdi e rossi, di upupe, cinciallegre, ghiandaie, gazze e gruccioni. Ci sono anche i rapaci come poiane, gheppi, allocchi. Nella Riserva ci sono itinerari segnalati per percorsi, tra cui uno a cavallo e mountain-bike con un anello che parte dal Lago Valtiverno (Incisa Scapaccino) e va verso il Bricco dei Tre Vescovi, il Bricco di Monte del Mare, La Ru e Lago Blu per arrivare di nuovo al lago Valtiverno con un dislivello da 270 mt. a 240 mt., a piedi circa quattro ore, con un mezzo circa due.
Ci sono anche aree di sosta attrezzate per picnic, come al Bricco dei Tre Vescovi, al Bricco di Monte del Mare e alla Ru. All’interno della Riserva c’è la possibilità di visite guidate.
All’interno della Riserva c’è anche l’Itinerario letterario di Davide Lajolo Il mare verde. Lo scrittore definì in un suo racconto la Val Sarmassa “il mio mare verde”. L’ultimo sabato d’agosto c’è la Festa della Valsaramassa con la manifestazione Ulisse sulle colline – arte, musica, poesia, natura, una passeggiata che parte dalla Cantina Viticoltori Associati (e lì ritorna) attraverso i luoghi “magici” della Riserva. (per informazioni Parco Paleontologico Astigiano tel. 0141.592091).

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