02/07/2024
Tutti a Vinchio ad osservar le stelle
sabato 6 luglio ore 21, al posto della consueta passeggiata delle lucciole
Quest’anno, per le restrizioni di natura sanitaria consigliate dalle Autorità a causa della peste suina, siamo impossibilitati a proporre la tradizionale passeggiata alla ricerca delle lucciole nei boschi dei Saraceni.
Si terrà dunque una serata di osservazione delle stelle con il gruppo astrofili Beta Andromedae di Asti, organizzata dall’associazione culturale Davide Lajolo con il patrocinio del Comune.
L’osservazione verrà preceduta da una relazione durante la quale saranno ricordati due personaggi vinchiesi, padre Pietro Maria, geografo e frate Cappuccino, e Francesco Vercelli, illustre accademico Pontificio e dei Lincei, già direttore dell’osservatorio geofisico di Trieste. Entrambi furono a loro modo legati allo studio del cielo.
Figura misteriosa quella di padre Pietro Maria, che compare nella prima metà del XVIII, per aver firmato e datato alcune sue realizzazioni: almeno quattro globi terracquei e celesti conservati nel seminario vescovile di Casale e nella biblioteca civica “Francesca Calvo” di Alessandria. Recentemente riscoperti e restaurati sono testimoni di un periodo in cui sul pianeta esistevano ancora ampie aree in attesa di essere esplorate e continenti di essere scoperti al contrario del cielo; lì, infatti, quanto fosse visibile ad occhio nudo, o con i primi cannocchiali, era già noto con buona approssimazione. Pietro Maria lo ha fedelmente riportato prima di mancare nel febbraio del 1754 senza lasciare ulteriori informazioni che permettessero di individuarne la famiglia di origine.
Francesco Vercelli, nato in seno ad una famiglia contadina, deve la sua fortuna ad una maestra che intuì le sue doti non comuni e si adoperò affinché continuasse gli studi. Accolto nel collegio dei Fratelli delle scuole cristiane, si è laureato a pieni voti incominciò la sua attività studiando il fenomeno delle sesse (oscillazioni di livello nei piccoli bacini lacustri causato dal variare della pressione atmosferica). Con la marina si impegnò in ricerche oceanografiche e con l’Agip al rilevamento di eventuali giacimenti di idrocarburi in val Padana. Inventore di uno strumento elettromeccanico fu questo uno dei primi esempi di macchina da calcolo destinata ad uso scientifico: oltre che ricercatore fu anche un grande divulgatore che raggiunse l’apice con le pubblicazioni: “L’aria nelle natura e nella vita” e “Il mare i laghi ed i ghiacciai”, pubblicati da Utet nel 1935 e nel 1951. Ad Asti gli è stato intitolato il Liceo scientifico ed a Trieste l’Istituto di scienze marine che diresse per molti anni.
La serata si concluderà dopo un’avventura alla scoperta del cielo guidata dagli astrofili del gruppo Beta Adromedae con un rinfresco preparato dalla Proloco con i vini della cantina sociale di Vinchio e Vaglio.