04/04/2022
Centenario della nascita di Beppe Fenoglio
Testi e approfondimenti
Nel centenario della nascita di Beppe Fenoglio, presentiamo brani tratti della biografia dello scrittore pubblicata nel 1978 (Rizzoli) da Davide Lajolo FENOGLIO Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe, già autore della fortunatissima biografia dell’amico Cesare Pavese (Il Saggiatore 1960).
Le pagine di FENOGLIO rappresentano per la prima volta nel suo mondo e nella sua interezza senza la scolastica dicotomia tra “vita” e “opere” con il racconto delle opere in una lettura libera per interpretare la personalità dello scrittore, così che il libro prende una struttura romanzesca con una prosa spigolosa, viscerale e sanguigna
Il testo della biografia è sul sito in Libri on line.
Uscirà prossimamente la riedizione a stampa della biografia di Fenoglio dell’editore Baima.
Riproponiamo anche una nota critica di Italo Calvino Fenoglio uno scrittore senza eredi e un breve saggio del filosofo Pietro Chiodi Fenoglio scrittore civile, pubblicati in “i quaderni dell’Istituto nuovi incontri” n. 4 Fenoglio inedito, Asti, 1968.
Davide Lajolo FENOGLIO. Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe
Alba, la sua città ritorna costantemente in una viscerale nostalgia anche nei racconti di guerra quando batte la langa in divisa da guerriero partigiano. Ma le langhe sono nelle sue vene, sono il sangue che erompe, sono le sue ossa, sono il suo volto magro, sono eguali a lui, sono lui stesso con gli strapiombi e i bricchi, i ritani e le cascine dove latrano cani alla catena.
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Italo Calvino Fenoglio uno scrittore senza eredi
Beppe Fenoglio riuscì ad essere un uomo appartato e silenzioso in un’epoca in cui gli scrittori cadono facilmente nella trappola di credersi personaggi pubblici. Seppe così bene difendersi, che oggi di lui uomo non ci resta che un’immagine dai tratti risentiti e alteri, ma in fondo solo una maschera dietro alla quale si cela qualcuno che continua a restarci sconosciuto.
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Pietro Chiodi Fenoglio scrittore civile
Beppe Fenoglio entrò nell’ospedale delle Molinette di Torino credendosi ormai convalescente da una leggera malattia polmonare; ma il giorno successivo, quando venne condotto nei locali sotterranei, dove si pratica la cobaltoterapia, capì: si rifiutò di sottostare alla cura e, senza battere ciglio, chiese di essere riportato nella sua camera. Ebbe così inizio una breve storia che va conosciuta perché getta luce non solo sull’uomo, ma sullo scrittore.
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