18/03/2020
Immenso
di Laurana Lajolo - 18/03/2020
“Mi illumino d’immenso”. Ho visto su Rai 5 “L’attimo fuggente” un programma dedicato a Giuseppe Ungaretti a cura della casa editrice Minimumfax, che ha prodotto alcuni video sui poeti del ‘900 con il libro di Fabio Stassi Con in bocca il sapore del mondo. Quel famosissimo verso mi ha indotto a cercare il mio “immenso” e mi è tornato in mente il mare di Ancona, dove sono nata sotto uno scoglio come mi raccontava fiabescamente mia madre.
Il mio immenso non statico, ma muta continuamente, ha il colore blu del cielo e del mare, è ondoso o si appoggia lievemente alla sabbia. E’ un mare, il mio, che congiunge genti diverse a mescolare le loro culture.
Un poeta come Ungaretti è patrimonio dell’umanità, anche se avesse scritto solo questo verso. Ma poesie ne ha composte tutte, intense, coinvolgenti, emozionanti e io le amo tutte.
Ho una fotografia con il poeta e mio padre quando avevo otto o nove anni. Ovviamente Ungaretti non si è accorto di me, ma io sapevo che era poeta perché mio padre mi aveva già letto le sue poesie con la sua voce calda. Così io bambina ero assolutamente consapevole di avere incontrato un mito dal sorriso dolce e enigmatico e per me la poesie è cominciata con Ungaretti.