11/03/2020
L'aiuto dei nuovi italiani
di Laurana Lajolo - 11/03/2020
Ho letto con piacere che le comunità di stranieri, di “nuovi italiani” come li dovremmo chiamare, stanno offrendo aiuti a noi: cinesi, egiziani, comunità musulmane e così via. Molti cinesi, in particolare, hanno dato prova di senso civico chiudendo i loro negozi, mettendosi in auto-quarantena, rinunciando ai festeggiamenti del loro capodanno. Mi sembra un segno di solidarietà molto apprezzabile, ma anche di senso di appartenenza alla società in cui vivono, lavorano e studiano. Oggi, forse, si sentono più italiani e vogliono dimostrarlo con aiuti concreti. Sono bei gesti che non risolvono gli enormi problemi che stiamo vivendo, ma ci danno un segno di amicizia e di condivisione, così come le telefonate che facciamo a e riceviamo da amici e parenti. E aspettiamo le mascherine e i presidi sanitari dalla Cina.
Proviamo tutti a pensare agli altri lontani con più amicizia e affetto. Siamo tutti insieme a preoccuparci di noi e degli altri. In realtà non siamo soli, anche se isolati, se continuiamo a occuparci (anche a distanza) degli altri. Il virus potrebbe insegnarci anche questo, oltre che il senso di responsabilità e la pazienza di far passare il tempo.