12/02/2020
C’E’ UN ALBERO di Nazim Hikmet
di Laurana Lajolo - 12/03/2020
Oggi ho riletto una poesia di Nazim Hilmet, poeta turco del ‘900 “comunista romantico”, tenuto a lungo in prigione per le sue idee politiche. Dalla feritoia della sua cella vedeva solo un piccolo lembo di cielo, eppure è riuscito a scrivere questi bellissimi versi, un’ispirazione per i tempi “lunghi e solitari” che stiamo vivendo in casa: “In me il tempo rimane come una rosa rossa odorosa…”:
C’E’ UN ALBERO diNazim Hikmet
C’è un albero dentro di me
trapiantato dal sole
le sue foglie oscillano come pesci di fuoco
e le sue foglie cantano come usignoli.
E’un pezzo che i viaggiatori sono scesi
dai razzi sul pianeta ch’è in me
parlano una lingua che ho udito in sogno
non ordini non vanterie non preghiere.
In me c’è una strada bianca
le formiche passano coi semi di grano
i camion passano col chiasso delle feste
ma il carro funebre – è proibito – non può passare.
In me il tempo rimane
come una rosa rossa odorosa
che oggi sia venerdì domani sabato
che il più di me sia passato che resti il meno
non importa.