29/05/2020
La scuola malata e senza cure
di Laurana Lajolo
Al di là di dichiarazioni entusiastiche della Ministra sulla didattica a distanza, nessuno si è occupato seriamente delle conseguenze che le scuole chiuse hanno avuto e avranno sugli studenti, che ora cominciano a d avanzare le loro richieste.
Quelli frequentanti le scuole più attrezzate con l’informatica e che hanno gli strumenti a casa hanno seguito lezioni on line, anche se con fatica, ma quanti sono rimasti senza collegamento e quanti sono “scomparsi”? Quanti non hanno avuto lo svolgimento ordinato e continuativo del programma? E chi non ha potuto seguire le lezioni on line?
Quanti, confinati in casa, hanno sofferto la mancanza di socialità e sono psicologicamente turbati? Quando qualcuno si occuperà di loro e studierà le loro reazioni all’isolamento e al distanziamento sociale, ci farà capire come ha reagito un’intera generazione ancora “sotto traccia” e che oggi vive l’incertezza della nebulosa prova d’esame e della ripresa della scuola a settembre.
Una maturità “distanziata” avrà, oltre al valore giuridico, quello di reale preparazione professionale?
Come riprenderà la scuola con avvisi e controavvisi? Otre agli orari e alle norme igieniche, bisogna riprogettare gli stessi spazi educativi.
Ci saranno chiare indicazioni psicopedagogiche o tutto ricadrà sulla responsabilità di dirigenti e di docenti? La scuola era già malata da tempo, ma il virus la fa apparire senza cure per gli studenti e per i loro docenti.