23/12/2023
Ignoranza e arroganza
La Stampa 23 dicembre 2023
Anche ad Asti avvengono provocazioni vecchie di un secolo nell’inneggiare al duce con un atto vandalico notturno ai danni di un comitato che opera nel sociale, ma anche chiedendo di farsi stampare la scritta dux sui calzini e facendo sproloqui in pubblico. La manifestazione di oggi per le vie della città è per ricordare che la nostra Repubblica si fonda sull’antifascismo. Ci sono i “veterani del duce”, ma mi chiedo cosa ne sanno gli attuali sostenitori del fascismo, delle condanne contro gli avversari politici, della censura della stampa, delle guerre coloniali per l’impero, dell’alleanza con il nazismo, delle leggi razziali contro gli ebrei. Probabilmente poco o niente. Quel riferimento serve per affermarsi con arroganza, per sembrare vincitori. A me pare un segno di ignoranza e di fragilità, di disorientamento rispetto ai valori della convivenza civile. Ma d’altro canto vi è anche un comportamento politico inquietante, una “fascinazione” che sfida le istituzioni e i principi della nostra Costituzione e mette in mostra “maestri nostalgici” nella politica, nella cultura, nell’informazione. I tentativi reiterati di voler cambiare la Carta fondamentale dei diritti e dei doveri degli Italiani inducono alcuni a sottovalutare il valore civico delle istanze democratiche e a ferire la coesione del corpo sociale. Mi vengono in mente le parole del padre costituente Piero Calamandrei rivolte ai giovani: “La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”.