25/10/2025
L'educazione sessuale
La Stampa 25/10/2025
Ci sono argomenti che rivelano più di altri una mentalità retrograda come la resistenza a introdurre a scuola l’educazione sessuale o meglio l’educazione del corpo e dei sentimenti, che rientra nei compiti dell’istituzione educativa di formare la personalità degli allievi insieme alla famiglia e alle componenti sociali. E’ necessario preparare, con coscienza e competenza, le ragazze e i ragazzi nella fase evolutiva a gestire la propria emotività. Non basta commuoversi e indignarsi di fronte all’ennesimo femminicidio e deprecare il patriarcato, quando l’informazione sessuale dei giovani è delegata ai social e al passa parola. E non è sufficiente la famiglia, anche se è determinante l’esempio del comportamento dei genitori. I modelli sociali propongono agli adolescenti il corpo perfetto, incentivando la voglia di esibirsi e lasciando sottaciute le pulsioni emotive legate all’inesperienza dell’età. L’educazione alla sessualità consapevole è una risorsa indispensabile per le scelte individuali e della comunità. Va progettato un metodo pedagogico strutturato di supporto ai docenti, affiancati da esperti e un apposito sostegno economico. Anche se la scuola ha perso parte della sua centralità educativa, rimane il luogo principale di formazione della personalità, incidendo anche sulla qualità della convivenza sociale. Molti anni fa ho fatto un esperimento di educazione sessuale in classe con l’aiuto di un giovane ginecologo e ho ricevuto consensi dagli allievi e dai genitori. E’ stata un’esperienza interessante che qualcuna delle allieve, diventata maestra, ha proposto ai suoi scolari.