13/09/2025
Il camper anticaporalato
La Stampa 13/09/1025
Molto significativa è l’iniziativa del sindacato Cgil dei lavoratori dell’agroindustria di Asti di girare con un camper anti caporalato nelle vigne per far conoscere i loro diritti ai lavoratori utilizzati in vendemmia e per verificare le condizioni di lavoro. Ormai da molti anni i proprietari si avvalgono di lavoratori stranieri in nero, anche attraverso cooperative, spesso gestite da immigrati regolari. Sulle nostre colline lavorano marocchini, macedoni, rumeni, e da qualche anno africani subsahariani e asiatici, che seguono le stagioni del raccolto dalle verdure ai frutti risalendo dal Sud dove sbarcano. In Piemonte lavorano nei frutteti e nei vigneti senza diritti, in domicili inadatti, senza dignità. Non possono rivolgersi al sindacato per non interrompere i contratti in nero, perché, comunque, quelle precarie condizioni di lavoro consentono loro di sopravvivere e di sostenere la famiglia d’origine. Per il sindacato non sono interventi facili e il camper contro il caporalato è un interessante intervento sul campo. Non essendo sufficienti i flussi regolari, molti proprietari utilizzano gli immigrati irregolari che costano meno dei regolari, anche se con la preoccupazione di subire multe se arrivano i controlli legali. Spesso gli irregolari, che sono senza assicurazione, rimangono vittime di infortuni anche mortali. Le normative carenti e contraddittorie, per paradosso, favoriscono, dunque, le condizioni di sfruttamento. E’ urgente per un equo sviluppo economico regolarizzare i lavoratori stranieri e stabilire per tutti la legalità del lavoro con il ruolo decisivo del sindacato.