16/02/2008
Il vizio assurdo, storia di Cesare Pavese
Davide Lajolo
(Daniela Piazza editore, 2008)
Introduzione a “Il vizio assurdo” di Davide Lajolo
di Fabio Pierangeli, Università Tor Vergata di Roma
A cento anni esatti dalla nascita di Cesare Pavese, su gentile invito di Laurana Lajolo, sfoglio di nuovo, con emozione, Il Vizio assurdo di Davide Lajolo. La storia di Cesare Pavese. Prima edizione, 1960. Pagine appassionate, vive come un romanzo, vere come la vita. Trovo quello che cerco, ad apertura di pagina. Si parla del Poli, il diavolo sulle colline, tra i personaggi più memorabili di Cesare Pavese, perché, nei suoi accenti spesso “sbagliati” lo scrittore della Langa vi aveva trasmesso la « ricerca spasmodica e senza speranza di qualcosa in cui credere che non si spegnesse nella notte per restare un mucchio di cenere all’alba». [...]
POSTFAZIONE a “IL vizio assurdo” di Davide Lajolo
Dal baule di Cesare Pavese
di Laurana Lajolo
Il 10 marzo 1959 Davide Lajolo annotò nel suo diario: Circa un mese fa ho rilasciato un’intervista alla radio a commento di quella concessa da Pavese nel 1950, parlando della mia amicizia con lui e dei quotidiani incontri serali a “l’Unità” di Torino, durati oltre un anno. Antonicelli ne è rimasto entusiasta e mi ha suggerito di scrivere qualcosa su Pavese. La stessa proposta me l’ha ripetuta Carlo Levi. Ma a decidermi a scrivere la storia di Pavese come biografia umana e culturale è stato Giacomino De Benedetti della casa editrice “Il Saggiatore”. (Ventiquattro anni, 1981):
La fortunata “storia di Cesare Pavese” Il vizio assurdo, pubblicata nel 1960, nacque, dunque, dai ricordi di amicizia tra Lajolo e lo scrittore torinese e fu la prima riflessione, in ordine di tempo, sul destino umano e letterario di Pavese e sul contesto culturale e politico, in cui si era sviluppato il suo ruolo di intellettuale e di organizzatore culturale. [...]
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