Associazione Davide Lajolo Odv

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28/04/2025

Intitolazione scalinata a Marisa Ombra

Con ANPI - Mercoledì 30 aprile 2025 alle ore 17 ad Asti verrà intitolata a Marisa Ombra, partigiana e scrittrice, la scalinata che porta al Bosco dei Partigiani.

Il programma prevede i saluti del Sindaco di Asti Maurizio Rasero e della Vicepresidente dell’Anpi provinciale Maurizia Giavelli, gli interventi di Michela Cella, Segretaria nazionale del Coordinamento Donne Anpi nazionale, di Giovanna Cristina Gado, Referente Toponomastica femminile nazionale, di Nadia Miletto, Commissione Pari Opportunità del Comune di Asti, di Nicoletta Fasano direttrice dell’ISRAT e di Laurana Lajolo.
L’attrice Ileana Spalla leggerà brani tratti dai libri di Marisa Ombra e Daniele Dal Colle eseguirà sue ballate ispirate all’esperienza della partigiana
L’intitolazione della scalinata avviene in occasione dell’80mo della Festa della Liberazione e dell’anniversario della nascita della partigiana.

La popolazione è invitata a partecipare.

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Marisa Ombra (Asti 1925, Roma 2019)’ stata partigiana, dirigente dell'Unione donne italiane (UDI), vice presidente nazionale dell'ANPI, insignita dell'onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Ha scritto La bella politica e Libere sempre.
Marisa Ombra nasce a Asti il 30 aprile 1925 in una famiglia operaia. Il padre, Tino Ombra, ha una grande passione per la musica, è segretario della Mandolinistica Paniati e conosce a memoria le opere, di cui suona le arie con l’armonium. Alla domenica porta le figlie Marisa e Pini a sentire l’organo a S. Secondo. Marisa già da piccola legge i grandi romanzi ottocenteschi.
Tino Ombra organizza, con la cellula clandestina degli operai antifascisti, gli scioperi del marzo 1943 alla Way Assauto e Marisa aiuta a battere a macchina i volantini per gli scioperi contro la guerra e contro il fascismo. Dopo l’8 settembre 1943 tutta la famiglia è impegnata a organizzare la Resistenza in fabbrica e a prendere i primi contatti sul territorio. Durante gli scioperi del marzo ’44, Tino Ombra viene arrestato, ma un gruppo partigiano, arrivato dalle Langhe, riesce a farlo evadere. Da quel momento anche la madre e le due figlie entrano nella Resistenza e organizzano il centro di produzione stampa clandestina. Marisa e Pini diventano staffette prima nelle Langhe e nell’Astigiano.
Nell’ottobre 1944 Marisa è nominata segretaria della Giunta popolare di Governo di Nizza Monferrato. E’ attiva nell’organizzazione dei Gruppi di difesa della donna in sostegnoo della lotta partigiana.

Il lavoro della staffetta, scrive Marisa, era un lavoro solitario. Tutto dipendeva dalla prontezza nel capire le situazioni e nel decidere cos’era meglio fare. Era il lavoro più difficile Richiedeva prontezza di riflessi, capacità di mimetizzarsi e anche di improvvisare e recitare parti che potessero risultare credibili. Richiedeva sangue freddo e lucidità, stare sempre all’erta. Dietro ogni curva si nascondeva un pericolo. Così le curve si sono fissate per sempre nella memoria.

Dopo la Liberazione Marisa Ombra va a lavorare alla Federazione del PCI di Asti, quindi si trasferisce a lavorare a Torino e poi a Roma insieme al suo compagno Giulio Goria giornalista di “Paese sera”. Diventa una dirigente dell’Unione Donne Italiane, impegnata nella battaglia per l’emancipazione femminile e la conquista dei diritti.
All’inizio degli anni ’70 diventa presidente della cooperativa del settimanale “Noi donne”. Nel 1987, con la regista televisiva Tilde Capomazza, documenta la vera storia della giornata della donna nel libro “8 marzo: storia, miti, riti della giornata internazionale della donna”. Sovrintende all’organizzazione dell’Archivio nazionale dell’UDI.
Negli anni Settanta stabilisce rapporti con il movimento femminista romano, che le fa intendere un nuovo modo di fare politica, scoprendo la libertà soggettiva di pensare e di esprimersi.
Nel 1984 partecipa con una sua testimonianza “Donne e Resistenza una sconvolgente scoperta” al Convegno “Contadini e partigiani”, organizzato dall’Istituto per la storia della Resistenza nella provincia di Asti, che la riporta alle sue radici astigiane, alla famiglia e alla sua esperienza partigiana. Nel 1992 scrive con la sorella Pini “Non ci sembrava di avere paura…” per il volume “Giusti e solidali” dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in Provincia di Asti.
Nel 2006 è insignita del titolo Grande Ufficiale della Repubblica.
Nel 2009 Marisa Ombra è eletta Vicepresidente dell’Anpi nazionale e promuove le ricerche degli Istituti della resistenza del Piemonte sui Gruppi di difesa delle donne.
Pubblica il libro autobiografico “La bella politica” con la prefazione della storica Anna Bravo dell’Università di Torino, anche lei astigiana e autrice del saggio “La Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato”.Tiene molte conferenze nelle scuole e in dibattiti pubblici, tornando spesso ad Asti e nei luoghi della sua vita partigiana, tenendorapporti con l’Istituto della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Asti.

Nel 2012 Marisa pubblica “Libere Sempre. Una ragazza della Resistenza a una ragazza di oggi”. Nel libro si rivolge a una ragazza di oggi con questo messaggio: L’importante è comprendere le regole. Nel mio caso le ho scoperte quando i vent’anni li avevo passati da un po’. Era stata necessaria l’esperienza. L’esperienza mi ha fornito gli elementi sui quali riflettere e farmi un’opinione. Costruirmi un punto di vista personale – e questo è il punto – mi ha consentito di difendere la mia libertà e la mia dignità ogni volta che le ho sentite in pericolo. Non sempre ci sono riuscita, ma so di averci provato. (…) quando ce la fai, tu senti di avere salito un altro gradino verso la costruzione della tua identità. E ti senti forte. Poche cose valgono quanta questa fatica, perché da essa dipende la sicurezza di te, è la condizione perché tu possa tenere in mano la tua vita.

Nel 2013 Marisa scrive per l’Unione femminile nazionale di Milano  “La giornata di una staffetta partigiana”;  nel 2016 “Il mio pensiero libero” in “Donne della Repubblica”.
Muore a Roma il 19 dicembre 2019 e le sue ceneri sono tumulate nel cimitero di Asti

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28/04/2025

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