29/08/2014
A conquistare la rossa primavera
di Davide Lajolo
E’ il diario partigiano scritto a caldo dopo la Liberazione che esce per le edizioni della casa editrice di Asti Arethusa nell’ottobre del 1945 con il titolo Classe 1912. Titolo non casuale perché è la storia della sua generazione tra fascismo e Resistenza. Davide Lajolo, giovane fascista, è diventato il capo di stato maggiore Ulisse di una Divisione Garibaldi ed è proprio nel fervore della lotta di Liberazione sulle sue colline monferrine che ha, come scrive lui stesso, la sua seconda nascita.
Ulisse combatte la guerra partigiana nella sua terra, nei paesi intorno a Vinchio, partecipa a importanti battaglie che liberano nell’autunno del 1944 una zona di 40 Comuni, istituendo la Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato. Quindi con i suoi partigiani libera Nizza Monferrato il 23 aprile 1945 e si dirige su Asti e poi a Torino.
La narrazione della sua storia di maturazione politica, poi ripresa ne Il Voltagabbana (1963), si intreccia spesso con la descrizione della campagna e con la composizione di poesie che gli permettono di mantenere la sua umanità anche durante l’atrocità dei combattimenti.
La dedica sul frontespizio del libro regalato alla figlia è “A Laurana che ha imparato a combattere da piccola il Pà”.